Genova – Si conclude oggi a Genova la tappa ligure della 38esima edizione di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente che, partita dalla Spezia, navigherà fino al 13 agosto lungo la Penisola per monitorare lo stato di salute di acque e coste.
Sabato 29 giugno sempre alla Spezia a bordo di Goletta Verde si è tenuto l’incontro “Nautica elettrica: una scelta ambientale e un’opportunità di lavoro. La visione delle 5 Terre e le ricadute sul territorio”.
Oggi lunedì 1° luglio si è tenuta la conferenza stampa a Genova a Blue District in via del Molo per la presentazione dei dati sul monitoraggio delle acque liguri.
Conferenza dalla quale è emerso che dei 23 punti campionati lungo le coste della Liguria dai volontari e dalle volontarie di Legambiente, 11 sono risultati fortemente inquinati o inquinati. Alla conferenza hanno partecipato Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria, Michele Solari di Barchelettriche srl, Claudio Oliva, direttore Genova Blue District, Davide D’Arena, Coordinatore monitoraggio balneazione Arpal, Maurizio Arcidiacono, responsabile Conou Coordinamento Area Nord-Ovest, e Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria.
Questi i numeri: 23 punti in totale, distribuiti lungo le province di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, 10 i campioni presi in foce di fiumi e canali, 13 quelli prelevati a mare. Degli 11 campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori sul territorio, a 6 è stato assegnato il giudizio di inquinato, a 5 quello di fortemente inquinato, come stabilito da Legambiente per i campioni che superano più del doppio i limiti normativi.
“I dati del monitoraggio di Goletta Verde in Liguria evidenziano ancora una volta le difficoltà del nostro Paese in merito alla depurazione delle acque – dichiara Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde. Ci preoccupa il campionamento fatto a Monterosso al Mare e che è risultato fortemente inquinato, e ci auguriamo che, un territorio così virtuoso come quello delle Cinque Terre, lavori per trovare le cause di questo risultato e metta in campo gli interventi necessari. Non dimentichiamo che sono 4 le procedure di infrazione che pesano sull’Italia per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue; l’ultima è ancora in fase di istruttoria, le prime tre sono già sfociate in sentenza di condanna e in particolare la prima, risalente al 2004, è giunta fino alla sanzione pecuniaria. Dal punto di vista economico, il nostro Paese l’Italia ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro”.
Per Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria “come ormai succede da anni i risultati dei campionamenti alle foci dei fiumi liguri evidenziano delle criticità costanti nel sistema di depurazione delle acque. Il problema è da risolvere a monte: efficientare il sistema di depurazione per far sì che si risolvano queste criticità. Bisogna inoltre segnalare meglio, con cartelloni appositi, il divieto di balneazione nelle foci, perché anche durante i nostri campionamenti abbiamo visto moltissimi cittadini farsi il bagno in acque che dovrebbero essere interdette alla balneazione, e questo è un rischio per la salute delle persone”.
Goletta Verde nel corso della sua tappa in Liguria ha anche organizzato un blitz davanti all’isola Palmaria esponendo in navigazione lo striscione “Giù le mani dalla Palmaria”. Basta cemento, basta speculazioni. L’isola di Palmaria ha bisogno di un modello che metta al centro le sue vocazioni ambientali, storiche e culturali”.
Ed ecco i risultati dei campionamenti nelle coste liguri effettuati dal 17 al 19 giugno 2024.
In provincia di Imperia sono 6 i punti di prelievo. Il campione preso alla foce del torrente Santa Caterina nel comune di Santo Stefano al Mare è risultato fortemente inquinato. Inquinati quelli prelevati a Ventimiglia presso la foce del fiume Roja e a Sanremo la spiaggia fronte torrente San Romolo. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del torrente Nervia, ad Arma di Taggia la foce del torrente Argentina e a Diano Marina la foce del torrente San Pietro.
In provincia di Savona sono 5 i prelievi effettuati: fuori dai limiti i punti alla foce del torrente Maremola, a Pietra Ligure, che è risultato fortemente inquinato, il campione preso alla foce del fiume Centa di Albenga e quello presso la foce del fiume Pora a Finale Ligure sono risultati entrambi inquinati. Entro i limiti il campione preso a mare, presso la foce del canale sul lungomare Diaz 161 di Ceriale e quello presso la foce del torrente Quiliano, sempre a Finale Ligure.
In provincia di Genova sono 6 i campioni prelevati, di questi sono fuori dai limiti quello alla foce del torrente Nervi che è risultato inquinato, fortemente inquinati i punti a mare presso Rio San Siro a Santa Margherita Ligure e presso la foce del torrente Entella, a Lavagna. Entro i limiti il prelievo presso il molo Sbolgi a Bogliasco, quello a mare presso il torrente Recco, a Recco, e sempre a mare in corrispondenza del torrente Petronio, a Riva Trigoso.
In provincia della Spezia sono 6 i punti prelevati. Fortemente inquinato il campione prelevato nel canale che passa sotto piazza Garibaldi a Monterosso a Mare, che sfocia a mare, e invece è risultato inquinato il campione preso a mare, presso lo scarico sotto al belvedere a Manarola, Riomaggiore. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del canale sotto le scalette sulla spiaggia della Venere Azzurra a Lerici, il mare all’altezza del triangolo storico di Marinella di Sarzana, alla spiaggia Fiumaretta ad Ameglia e il campione prelevato alla foce del Rio Corniglia a Vernazza.
La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del Mase (dicembre 2023) in Liguria sono ancora 9 gli agglomerati in procedura di infrazione (Andora, Diano Marina, Alassio, Albenga, Arenzano, Sestri Levante, Lavagna, Rapallo e Riva Trigoso) con un carico complessivo generato pari a 240.700 abitanti equivalenti.