Clima: sulla tassonomia dell’Unione Europea (per dire che cosa è e non è green) è scontro per gas e nucleare

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Bruxelles – La Commissione europea ha presentato il 2 febbraio scorso – si legge in Agenda di Confitarma – un atto delegato complementare “Clima” della tassonomia, che riguarda determinate attività del settore del gas e del nucleare alla luce degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Il collegio dei commissari ha raggiunto un accordo politico sul testo che, una volta tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’Ue, sarà formalmente trasmesso ai co-legislatori per essere sottoposto a controllo.
Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 servono ingenti investimenti privati e con la tassonomia – che ha lo scopo di presentare tutte le soluzioni possibili per accelerare la transizione e aiutarci a realizzare gli obiettivi climatici – l’Ue intende guidare tali investimenti verso le attività necessarie.
Come per gli altri atti delegati emanati sulla scorta del regolamento Tassonomia, il PE e il Consiglio disporranno di 4 mesi per esaminare il documento e, se lo ritengono necessario, sollevare obiezioni.

Entrambe le istituzioni possono chiedere di prolungare di 2 mesi il periodo di controllo. Una volta terminato il periodo di controllo e se nessuno dei co legislatori solleva obiezioni, l’atto delegato complementare entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2023.
L’Atto delegato complementare “Clima” presentato il 2 febbraio introduce nella tassonomia Ue, come attività transitorie, alcune attività nucleari e del gas e obblighi di informativa specifici per le imprese che esercitano attività in questi settori.

La Commissione ha stilato il testo dell’atto delegato complementare dopo aver condotto consultazioni con il gruppo di esperti degli Stati membri sulla finanza sostenibile e la piattaforma sulla finanza sostenibile e sentito anche le osservazioni del PE.

La Commissione ha esaminato con attenzione i contributi di questi gruppi e ne ha tenuto conto nel testo presentato: in seguito ai riscontri ricevuti, ad esempio, sono stati introdotti adeguamenti mirati dei criteri di vaglio tecnico e degli obblighi di comunicazione e verifica per renderli più chiari e più facili da applicare.

Fin qui il testo di Agenda Confitarma. A questo punto crediamo opportuno spiegare che la tassonomia europea è una classificazione – una vera e propria lista – degli investimenti ritenuti sostenibili in Europa dal punto di vista ambientale.

Perché all’Europa interessa una simile classificazione? Per rispondere a questa domanda dobbiamo ripartire dal Green Deal Europeo cioè dalla strategia che l’Europa si è data per diventare una società a impatto climatico zero entro il 2050. Per l’Unione Europea questa sfida necessita non solo di fondi pubblici (come quelli del Next Generation EU), ma anche privati. Ecco dunque a che cosa serve la tassonomia: a dire agli investitori cosa sia green e cosa no.

Il Regolamento sulla Tassonomia è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 22 giugno 2020 ed è entrato in vigore il 12 luglio 2020 che va definito più chiaramente dagli “atti delegati”: cioè le regole in grado di dettagliare meglio la classificazione.

Qui, come è noto, sono sorti i problemi: il gas ad esempio può essere considerato sostenibile oppure no? E il nucleare? Le valutazioni sono state diverse e hanno già prodotto una diversità radicale di vedute per esempio tra Francia e Germania in base alle loro rispettive realtà e visioni strategiche ed economiche, oltreché in base alla situazione in relazione alle loro fonti energetiche.

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