Proprio quando sembrava si avvicinasse il tempo della soluzione per la vicenda dei Cantieri Perini Navi ecco arrivata la doccia fredda. Temuta ma non scontata. L’alt è stato improvviso dunque sul futuro degli asset del cantiere toscano di proprietà della famiglia Tabacchi, andato in default e dichiarato fallito dal tribunale di Lucca nel gennaio di quest’anno.
Quando, Ferretti Group e Sanlorenzo, manifestarono l’interesse a rilevare il glorioso e storico marchio di fama mondiale e, invece di affrontarsi come competitor nell’agone dell’asta fallimentare, fecero la cosa probabilmente più saggia: costituirono una NewCo in joint venture paritetica – la Restart – per rilevare appunto Perini Navi S.p.A, ristrutturarlo e rilanciarlo.
Tutto sembrava quasi fatto fino alla brusca frenata arrivata dopo che i potenziali acquirenti hanno valutato la base d’asta di 62,5 milioni di euro, fissata dal curatore fallimentare, troppo elevata e soprattutto non giustificata dal valore reale degli asset.
Il piano industriale per il rilancio dell’azienda, del marchio e, soprattutto, per garantire l’immediata continuità occupazionale per i lavoratori dei due cantieri, richiede – fanno sapere Ferretti Group e Sanlorenzo – importanti investimenti che probabilmente non sono stati considerati nel fissare la base d’asta.
E concludono: “Una base d’asta così elevata – che sarebbe poi e comunque l’esborso per rilevare Perini Navi in assenza di concorrenti il 30 luglio – “rischia di sottrarre risorse finanziare indispensabili a ripristinare e rilanciare la produttività dei cantieri Perini, decretati falliti dal Tribunale di Lucca a gennaio 2021 e fermi di fatto, con procedure di cassa integrazione da marzo 2020. Pur estremamente interessati alla acquisizione di Perini Navi e alla realizzazione di un importante piano di rilancio, in considerazione della base d’asta fissata, Ferretti Group e Sanlorenzo si riservano la scelta – seppur sofferta – di non partecipare all’asta indetta dal curatore e fissata per il 30 luglio 2021”.
Quale portata potrà avere questo stop? Di certo non facilita una soluzione a tempi brevi. A meno che …
Nella foto: il The Maltese Falcon con il quale Perini Navi, costruttore di yacht di lusso, scrisse con questa barca in allora supertecnologica, una pagina nuova nella storia della vela