Roma – Che fine fanno le batterie esauste? In che misura e in quale modo i componenti delle stesse possono essere riutilizzati o riciclati? Come rendere tracciabile il loro “percorso vitale” per favorire l’economia circolare, ma specialmente per abbattere i rischi di un massiccio inquinamento da dispersione nell’ambiente?
Una delle risposte arriva dal passaporto digitale di prodotto che è stato identificato dalla Commissione Europea come uno strumento chiave per la transizione verso un’economia sostenibile e circolare. In questo contesto, le batterie sono state il primo target dei regolatori, ma nel prossimo futuro sempre più industrie saranno chiamate a introdurre il passaporto digitale. Questo strumento, infatti, ha l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni lungo tutta la catena del valore, facilitando le scelte dei consumatori e di chi si occupa di dare una seconda vita a prodotti, componenti o materie prime. Ma il percorso per rendere efficiente questo strumento è molto lungo, e un decisivo passo in avanti è stato compiuto grazie al contributo di Bureau Veritas Italia che ha messo a punto un sistema di tracciabilità.
Gran parte delle informazioni richieste dal Passaporto digitale dovranno essere fornite dai produttori, con il rischio che l’introduzione del passaporto digitale si trasformi per loro in costi aggiuntivi, con scarsi benefici. Per questo motivo, nell’ambito del progetto di ricerca BATTwin, finanziato dall’Agenzia Esecutiva Europea per il Clima, l’Infrastruttura e l’Ambiente (CINEA) di cui Bureau Veritas è partner, si è rivolta particolare attenzione a creare una soluzione che potesse rendere più semplice possibile il processo di conformità.
A tal proposito, grazie all’intensa collaborazione con i partner del progetto, Bureau Veritas Italia ha recentemente portato a termine il Deliverable 2.3 di cui era responsabile. Lo studio presentato alla Commissione Europea illustra nel dettaglio il modello di dati sviluppato, che costituirà uno dei componenti principali del sistema BATTwin per la gestione dei dati sulla tracciabilità del processo di produzione e per la conformità al passaporto digitale.
Con il raggiungimento di questa milestone, la quarta delle quattordici complessive del progetto, Bureau Veritas Italia ha contribuito non solo a tradurre le imposizioni del nuovo Regolamento Batterie in indicazioni pratiche per i produttori. Il lavoro di ricerca svolto, infatti, mira a garantire che la piattaforma digital twin sia sviluppata tenendo conto della futura introduzione del passaporto digitale e che la raccolta dei relativi dati per i produttori di batterie sia quanto più facilitata. Questo è un aspetto chiave, che fornisce un’ulteriore punto di forza alla soluzione BATTwin nell’ottica di una sua futura introduzione nel mercato europeo.