Cattedrale di Santa Maria Assunta: un punto di riferimento per la diocesi sarzanese

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SARZANA – Costruita tra l’inizio del 13 ° e la fine del 15 ° con uno stile misto tra il gotico e il romanico, la cattedrale si trova proprio nel cuore del borgo medievale di Sarzana.

La sua storia risale al 1474, anno del termine della sua costruzione, in cui la parte superiore del fronte ovest fu completata da Leonardo Riccomanni di Pietrasanta. Fu eretta con lo scopo di ospitare la sede del vescovo di Luni e fu scelta Sarzana dopo gli impegni presi con la comunità sarzanese.

Parlando della chiesa vera e propria, troviamo una facciata ovest in marmo bianco avente sopra di essa un piccolo rosone gotico. A sud si trova il campanile merlato, unico resto dell’antica Pieve di San Basilio mentre la pianta è a croce latina. La navata è divisa in tre navate da due arcate di colonne poligonali ampiamente distanziate che sostengono alti archi e ogni ala del breve transetto contiene anche una cappella.

Ovviamente il suo interno è ricco di opere dal valore storico e tra tutte spiccano di certo le reliquie di Sant’Andrea e del Sangue di Cristo. Santa Maria Assunta è conosciuta, inoltre, per contenere il crocifisso toscano più datato, ovvero la Croce del Maestro Guglielmo, risalente al 1138. È un primo esempio dell’iconografia di tipo Christus triumphans che ha preceduto quella del Christus patiens rappresentante un Gesù più umano e sofferente. La sua ubicazione è la Cappella della Croce a nord del coro e dell’altare maggiore.

Un altro pezzo di storia è rappresentato dall’organo a canne, risalente a metà 1800 per poi successivamente essere restaurato nel 1934 da “Parodi & Marin”. È racchiuso, ad oggi, in una cassa lignea.

La cattedrale contiene una tela di Francesco Solimena, sculture rinascimentali tra cui pale d’altare della Purificazione e dell’Incoronazione, di Leonardo e Francesco Riccomanni, una terracotta della scuola di Luca Della Robbia e due busti marmorei, di Papa Clemente XI e Papa Innocenzo XI, di Giovanni Baratta.

Non bisogna dimenticare la misteriosa spada conficcata nella facciata il cui mistero non è stato ancora risolto ma di cui si sono fatte solamente varie ipotesi.

Quelle sopracitate non sono le uniche opere visibili quindi se siete curiosi di vederle tutte (se non sapete come arrivare a Sarzana o cos’altro potete visitare abbiamo una guida che potrebbe fare al caso vostro) non vi resta che dare un’occhiata in prima persona.

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