Cantieri della Nautica: in un mercato così in espansione diventa sempre più difficile trovare manodopera specializzata

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Genova – Abbiamo visto in concomitanza del Salone di Genova quanto siano rilevanti i numeri della Cantieristica Nautica nell’economia italiana e in particolare alla voce export.

Ma non sono tutte rose… In un mercato così in espansione diventa sempre più difficile trovare intanto la manodopera specializzata che servirebbe.

“È ciò che fa la differenza rispetto ad altri produttori – ha spiegato Pagani Isnardi commentando il report sul 2021 di Confindustria Nautica – trovare personale in questo momento di crescita e arricchire ancora la capacità aziendale è complicato. Per questo Confindustria Nautica è andata incontro alle nostre imprese creando il portale-bacheca jobsearch per far incontrare domanda e offerta.

In un momento così positivo la carenza di materie prime può infatti rallentare qualche consegna, ma siccome la produzione è su base annuale per la piccola nautica e pluriennale sui grandi yacht, è possibile per i cantieri fare una programmazione adeguata.

“I costi energetici sono impattanti − ha aggiunto Pagani Isnardi − è ovvio che non siamo un’industria così energivora, ma se andiamo sul settore del turismo nautico l’impatto c’è eccome. Vero è che le barche sono una passione e a volte si cerca di bilanciare passione e contingenza”.

Il 2022 sarà comunque sicuramente positivo. Certo va nesso in conto che “non arriverà al +30% del 2021, ma sarà ancora importante e per gli anni successivi questi order book avanzati nel tempo riusciranno a dare ancora una crescita a cui poi seguirà una stabilizzazione”.

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