MASSA CARRARA – Piace rilevare, anche per il contributo che viene dato al sistema portuale e logistico che ha come riferimento il Porto di Marina di Carrara, che dai dati elaborati dall’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio risulta che “L’export apuano fa meglio della Toscana e dell’Italia”.
“Il valore delle esportazioni della provincia di Massa-Carrara è stato infatti di 2.388 milioni di euro con un +68,2% rispetto al 2020 che in valore assoluto si traducono in 968 milioni di euro in più rispetto al 2020 e 292 rispetto al 2019.
Ma lasciamo allo stesso istituto il commento di sintesi dei dati ad uso non solo degli imprenditori apuani ma anche di tutto il comprensorio.
“Un dato ancor più soddisfacente – si osserva – se messo a confronto con l’andamento positivo, ma non come quello apuano, registrato a livello regionale e nazionale, difatti la regione Toscana ha ottenuto un +16,8%, e l’Italia un +18,2%. Queste valutazioni confermano una ripresa degli scambi commerciali a livello internazionale mostrando, in particolare, una decisa ripartenza da parte di quelle economie locali, come quella apuana, da sempre caratterizzate da una forte propensione all’export. Questo clima di fiducia è stato però bruscamente interrotto dagli ultimi avvenimenti bellici in corso in Ucraina, le cui ripercussioni non hanno solo carattere umanitario ma anche economico e sociale”.
“Da un lato preoccupa il blocco dell’interscambio commerciale verso quell’area (Paesi Baltici, Polonia, Bielorussia e Russia), che nel 2021 è stato pari a circa 55 milioni di euro, di cui 34 per la Russia, 11 per la Polonia e 6 per la Bielorussia, dall’altro il rincaro dei prezzi, soprattutto energetici, che sta incidendo notevolmente sia sui costi dei processi produttivi delle imprese, sia sulle disponibilità finanziarie delle famiglie. Soffermandoci sui risultati dell’anno appena passato evidenziamo che dal punto di vista settoriale, per quanto riguarda la metalmeccanica, osserviamo che il comparto delle Altre macchine di impiego generale, identificabili con macchine ed apparecchiature per industria chimica, petrolchimica e petrolifera, è in ascesa addirittura di 413 milioni di euro (+143%); con valori lievemente inferiori troviamo le Macchine di impiego generale, turbine, pompe, accessori ed altro, che salgono di ben 372 milioni di euro (+127%) nel corso dell’anno appena concluso”.
“Interessanti anche i risultati alla voce Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità, in crescita nel 2021 di 19 milioni di euro. Si tratta di attività riconducibili essenzialmente ad una sola impresa, il Nuovo Pignone Baker Hughes, la quale gode di buona salute e sembrerebbe, ad oggi, non aver risentito di particolari conseguenze derivanti dal blocco dei mercati nel periodo del lockdown, ma di sfruttare la scia delle materie prime energetiche. Passando invece ad analizzare brevemente il macrosettore lapideo, in specifico il comparto della Pietra da taglio o da costruzione, modellate e finite, in sostanza marmo e granito lavorato, nel 2021 il risultato è stato fortemente positivo. Il settore con 349 milioni di euro di vendite è aumentato del +23,3% in valore assoluto più 66 milioni rispetto al 2020, differenza che risulta positiva anche se paragonata con i valori del 2019, +4,3%, in valore assoluto circa 15 milioni di euro”.
“Tendenze altrettanto soddisfacente anche quelle registrate per le vendite della restante parte lapidea corrispondente a Materiale grezzo, con circa 194 milioni di euro di export a fine 2021, per una crescita del +37,6%, in valore assoluto 53 milioni di euro, rispetto al 2020. Ancora in disavanzo comunque, di circa 20 milioni di euro, rispetto ai valori dell’annualità 2019”.
“Note di rilievo devono essere – in conclusione – riservate anche ai Prodotti chimici di base, con un +28,1% nel 2021, per un totale di 60 milioni di euro di vendite; tendenza positiva anche quella registrata dagli Altri prodotti chimici, incrementati solo del +0,5%, ma con un valore complessivo di 96 milioni di euro di esportazioni nel 2021. Ricordiamo infine che la voce importazioni, nel consuntivo 2021, ha raggiunto i 686 milioni di euro, un valore in aumento del +32,4% rispetto all’anno 2020, in valore assoluto circa 169 milioni di euro. Allo steso tempo la regione Toscana ha ottenuto un +6,1% e l’Italia un +24,8%”.