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Roma – Tra le novità del decreto sui carburanti va evidenziata la possibilità per il datore di lavoro privato di erogare buoni carburante ai lavoratori che, se non superano i 200 euro, non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore.
Il lavoratore – dipendente dell’impresa – ottiene un buono sul quale non versa imposte, e per il suo datore di lavoro il costo connesso all’acquisto dei buoni carburante è integralmente deducibile dal reddito d’impresa.
Esiste in alternativa anche un bonus di 60 euro concesso dallo Stato e che il lavoratore deve spendere per sottoscrivere un abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma è destinato soltanto a persone con redditi inferiori a 20mila euro.