Bruno Pisano: la Dogana dovrebbe concentrare i controlli solo laddove sono rilevabili significativi indici di rischio (2)

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Roma – Dopo la premessa nel precedente articolo ecco il testo della relazione, sinteticamente anticipata nel corso dell’audizione di Bruno Pisano, Presidente dell’Associazione Nazionale che rappresenta i Centri di Assistenza Doganale.

La relazione è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio di Gabinetto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare e all’attenzione del Coordinatore della Struttura di missione per le politiche del mare Dottor Luca Vincenzo Maria Salamone, in seguito alla convocazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri alla riunione del 26 aprile 2023 afferente al tema “Porti e logistica” e del 28 aprile 2023 afferente al tema “Vie del mare e Shipping”. Di seguito il testo di sicuro interesse per tutti gli operatori.

ASSOCAD è l’Associazione Nazionale che rappresenta i Centri di Assistenza Doganale, ossia il primo esempio in Italia di Società tra Professionisti, gli Spedizionieri Doganali iscritti al relativo Albo professionale di cui alla legge 1612 del 1960.

I CAD sono stati istituiti con la Legge 66/92 allo scopo di rendere snelle e semplici le pratiche doganali e semplificare i contatti con la Pubblica Amministrazione.
L’attività dei CAD – analogamente a quanto avviene con i CAF per le Imposte Dirette – consiste nel fornire agli Operatori, che gestiscono rapporti commerciali con l’estero, una qualificata e pronta assistenza e consulenza per lo svolgimento delle pratiche doganali, per l’elaborazione e la presentazione delle dichiarazioni Intrastat, per lo svolgimento dei compiti relativi alla detenzione ed al trasporto delle merci soggette ad accisa, per l’asseverazione delle dichiarazioni fiscali, per la rappresentanza delle categorie interessate presso la P.A.

 Il Decreto 11 dicembre 1992, n.549, che definisce i termini per la costituzione dei CAD, impone limiti stringenti in termini di capitale, compagine e soprattutto oggetto sociale. limitata esclusivamente allo svolgimento dell’attività doganale, per garantire l’assenza totale di conflitti di interesse a garanzia della Pubblica Amministrazione.

Su questi presupposti si è basato il CNEL che, nel Disegno di Legge n.29 del 17.07.2019 concernente “Modifiche dell’art.1 del decreto legislativo 8 novembre 1990, n.374 per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci”, ha indicato i CAD come i Soggetti fiduciari a cui la Pubblica Amministrazione deve delegare funzioni di supporto alle procedure doganali, al fine di efficientare il sistema logistico nazionale e rendere più fluidi i controlli alle merci in fase di importazione o esportazione.

Di seguito l’estratto del punto 1.5 della proposta di legge.

I Centri di Assistenza Doganale fondano la loro funzione sull’assunto che le attività a grande tasso di operatività siano a loro delegate, mentre la dogana dovrebbe concentrare i suoi controlli esclusivamente laddove sono rilevabili significativi indici di rischio.

Si ritiene che occorra riprendere questa idea originaria, affidando ai CAD anche il rilascio di certificazione operativa con riferimento ad altri aspetti suscettibili di essere controllati o comunque che assumono rilevanza, riducendo i vincoli attualmente posti alla loro azione. Ciò anche in relazione ai controlli sanitari o alle presentazioni di modelli rilevanti sotto i vari profili, limitatamente all’aspetto cartolare. Le amministrazioni sanitaria, veterinaria e fitopatologica potrebbero adottare tecniche di controllo a campione, fatti salvi i casi in cui si riscontrino significativi indici di rischio.

I CAD, infine, potrebbero assumere il compito di rendere i pre-audit per la qualificazione delle imprese, con riferimento alla legge n.213 del 2000.

Riteniamo che il progetto sia di grande attualità oggi, a seguito delle continue segnalazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in relazione alla carenza di personale dedicato ai controlli nei maggiori centri logistici nazionali e nei porti in particolare, come confermato dai recenti scioperi del personale di ADM, motivati dalle difficoltà dei Funzionari a far fronte alle sempre crescenti esigenze dei traffici ed alla loro fluidità.

La possibilità di delegare a Professionisti certificati, prevista dalle norme Unionali (art. 29 c. del Reg.to UE 2447/2015) dalla normativa nazionale (Legge 25 luglio 2000, n. 213) e dalla recente proposta di legge di cui al Decreto concorrenza, potrebbe consentire di rendere più efficiente il sistema portuale nazionale, strettamente legato all’efficienza dei controlli doganali, e di sviluppare progetti innovativi come il SUDOCO, il Preclaring o i Fast corridors, introdotti dall’Autorità doganale ma spesso scarsamente utilizzati per problematiche operative.

(2 – continua)

Nella foto l’intervento di Bruno Pisano al vertice nazionale di Assocad che si era tenuto a Villa Marigola

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