Blue Design Summit: “Risultati eclatanti per l’evento dedicato ai superyacht” 

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LA SPEZIA  Il successo della prima edizione di Blue Design Summit, dedicato alla progettazione, costruzione e refitting di superyacht, si riassume in tre numeri: 850 iscritti alle sessioni, 56 relatori e 70 aziende coinvolte.

Un format inedito che ha favorito il dibattito sulle attuali e future sfide del settore. A giudizio unanime degli esperti si è riusciti a radunare, per la prima volta sullo stesso palco, i due grandi protagonisti del settore degli yacht di altissima gamma, i designer e i cantieri. Finora infatti, soprattutto questi ultimi avevano preferito presentarsi con propri appuntamenti riservati. È significativo che questo sia stato possibile alla Spezia, dove l’iniziativa del Miglio Blu è nata proprio per mettere a fattore comune le esperienze e i punti di forza del “sistema superyacht”.

“Una prima edizione di grande successo che ha coinvolto i più grandi esperti in temi di sviluppo strategico per la Città e che conferma la centralità della Spezia nel panorama internazionale e la sua capacità di mettere a sistema le realtà produttive del territorio, siamo orgogliosi di essere la prima provincia in Italia per incidenza delle imprese dell’Economia del Mare e la terza per incidenza degli occupati, frutto di una capacità programmatica e di visione che accomuna l’intero sistema. – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’evento apportando un importante valore aggiunto.”

“Dal Blue Design Summit abbiamo imparato che fare sistema nel settore degli yacht è possibile. – dichiara l’Assessore Patrizia Saccone – Lo dimostra la risposta di pubblico e l’autorevolezza dei vari interventi, tra designer e cantieri, che si sono avvicendanti nel corso dell’evento. Ma fare sistema significa anche partire dalla formazione che deve essere sempre più intersecata al tessuto imprenditoriale del territorio. Un distretto di eccellenza come quello della Spezia, rappresentato dal Miglio Blu, è in grado di creare un’economia di lavoro florido e deve anche essere capace di creare competenze e specializzazioni specifiche.”

Centrale è stato il contributo dei più importanti e accreditati designer italiani che si sono avvicendati in un costruttivo e reciproco confronto tra case history, nuovi progetti e riflessioni sulla relazione con gli altri stakeholder della nautica e sui futuri trend. E i contenuti sono stati al passo con il livello dei relatori.

L’industria del settore ha affrontato i principali argomenti oggi alla ribalta: contaminazione tra design nautico e architettura “di terra”; i nuovi mercati della nautica; fino alle tendenze specifiche sia dal punto di vista delle forme e delle linee esterne sia degli spazi abitabili. Si è discusso di yachting residenziali, vere e proprie navi da crociera extralusso in cui i cantieri italiani sono protagonisti.

Il dibattito ha toccato in profondità il tema della sostenibilità, con un’attenzione particolare al trend dei superyacht a vela, ai materiali e alla propulsione. Con felice coincidenza, la chiusura dell’evento ha coinciso con il varo del primo superyacht a celle a combustibile da parte di Sanlorenzo, tra i protagonisti della due giorni.

Fortissima la partecipazione dei giovani, studenti superiori e universitari, che per la prima volta hanno potuto ascoltare, in una cornice informale e aperta, le personalità e i maestri di cui avevano finora solo letto sui libri e sulle riviste. Chiave è stata l’interazione grazie anche alle occasioni di networking di cui è stata ricca la manifestazione.

L’obiettivo del progetto è costruire un appuntamento annuale che sia punto di riferimento dell’industria dei superyacht, anche a livello internazionale.

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