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Londra – Sarebbero ben 140 le navi (petroliere, cargo e navi da trasporto di grano) rimaste bloccate nei porti e nelle coste dell’Ucraina sul Mar Nero dall’inizio del conflitto, undici giorni fa.
La fonte citata per questo censimento è Bloomberg, che ha analizzato i dati provenienti dai registri e i sistemi di tracciamento rotte.
Le navi non possono lasciare i porti per mancanza di piloti, hanno spiegato all’agenzia, vari armatori e compagnie di navigazione mentre parte del Mar Nero è infestato dalle mine come dimostra l’affondamento del cargo panamense (di proprietà estone) Helt.
Le navi bloccate hanno e pongono problemi nel commercio di prodotti alimentari di cui l’Ucraina è forte esportatore.
Il traffico marittimo dalla Russia è invece ancora attivo, come dimostra anche la nave giunta nel Porto della Spezia con un carico di zinco, ma gli effetti, anche indiretti, delle sanzioni europee ed occidentali iniziano a farsi sentire e potrebbero de facto paralizzarlo o ridurlo con ripercussioni negative sui prezzi delle materie prime, già a livelli record.