LA SPEZIA – I funzionari della Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane della Spezia, in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno controllato una partita di inchiostri industriali provenienti dalla Cina e destinati a un’ impresa tessile pratese di proprietà di un cittadino cinese.
La merce, consistente in 820 colli di inchiostri industriali per un valore di circa 50.000 euro e destinata a tinture nell’industria tessile, si presentava carente della corretta etichettatura come da Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, sulla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, in quanto non riportava le necessarie informazioni e pittogrammi previsti per tali prodotti.
Alla parte è stata quindi consentita l’immissione in libera pratica della merce solo previa regolarizzazione delle etichette con inserimento delle informazioni obbligatorie per legge.
Al titolare della Società è stata inoltre contestata una sanzione amministrativa pecuniaria per un importo compreso tra 15.000 euro e 90.000 euro.
Si coglie l’occasione per ricordare che l’’etichettatura dei prodotti chimici è regolata dal Regolamento (CE) n. 1272/2008 (cosiddetto CLP – Classification, Labelling and Packaging) con l’obiettivo di garantire la libera circolazione sul territorio unionale di prodotti chimici la cui composizione sia nota e la cui eventuale pericolosità sia correttamente comunicata ai consumatori attraverso un sistema di etichettatura e di schede di sicurezza.
Anche in questo campo la sinergia operativa tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli garantisce il controllo dei confini mantenendo una stretta vigilanza sull’introduzione in Europa dei prodotti chimici.