Valdettaro, Miglio Blu e Blue Design Summit al Cannes Yachting

Tempo di lettura: < 1 minuto Cannes – Al Cannes Yachting Festival oltre alle novità dell’industria nautica (cantieri navali e i produttori di attrezzature) sono presenti anche piccole aziende o start-up tra le quali non manca per la Liguria una rappresentanza spezzina. Queste le imprese liguri presenti CANTIERE VALDETTARO SRL (Sp) Cantiere navale per refit e manutenzione imbarcazioni, SUPERFICI SCRL (Sp) Servizi 3D per la nautica; MAREMOTO GENOVA SRL (Ge) Concessionaria moto d’acqua; CANTIERE NAVALE SAN MARCO SRL (Sp) Cantiere con presentazione motore navale Poseidon; OLEIFICIO POLLA NICOLò SRL (Sv) Prodotti alimentari per cambusa yacht (olio evo, olive, pesto e vermentino); WEST NAVALTECH SRL (Sp) Cantiere navale con nuova imbarcazione da 45′; DIVO YACHT SRLS (Im) Agenzia servizi nautici (vendita, nuove costruzioni, charter, servizi varia supporto dell’armatore); SHIP DESIGN GROUP SRL (Sp) Progettazione strutturale navale/nautica e sviluppo software mirato all’attività di progettazione; Marina di Imperia (IM) Porto turistico pubblico e SHIP & CREW SERVICES SRL (Ge) Agenzia marittima, ricerca e selezione personale marittimo, noleggio/vendita/gestione imbarcazioni e registrazione bandiera. Ha anche uno suo spazio la promozione del Miglio Blu e del Blue Design Summit in collaborazione con il Comune della Spezia. Nella foto il punto di accoglienza del Valdettaro Group

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Il capitano di vascello Enrico Vignola ha assunto il comando della Cavour

Tempo di lettura: 2 minuti Nave Cavour – Sul ponte di volo della portaerei Cavour ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al Comando dell’unità. Ad assumere il comando della nave ammiraglia della Marina Militare, il capitano di vascello Enrico Vignola che ha raccolto il testimone dal capitano di vascello Francesco Saladino, il quale ha così concluso, tra successi e missioni compiute, il suo periodo di comando della portaerei. Il comandante Saladino ha salutato il suo equipaggio – “550 marinai ispirati da audace determinazione, saggezza e intima coesione” –  al termine di un intenso e premiante periodo che ha visto la portaerei protagonista di numerose attività operative ed addestrative nazionali e internazionali. Con l’obiettivo a rilevanza strategica della Forza armata di consolidare ed accrescere la capacità portaerei nazionale, nel corso dell’ultimo anno, in diverse occasioni nave Cavour ha operato in mare con i Carrier Strike Group europei e NATO –  statunitense della portaerei Truman, francese della portaerei Charles de Gaulle, inglese della portaerei Queen Elizabeth e spagnolo della Juan Carlos Primero – raggiungendo elevati standard di interoperabilità e integrazione con le Marine alleate e riscuotendo altresì l’apprezzamento internazionale per la professionalità e capacità operative dimostrate. In tal senso, nell’ultimo periodo è proseguito il percorso di acquisizione e consolidamento delle capacità di operare da bordo della portaerei con velivoli di quinta generazione F-35B, peculiarità strategica della nostra Marina, unica dell’Unione Europea e di primissimo livello sul panorama mondiale. Nell’ultimo anno, si è avuto un notevole incremento delle attività di volo del nuovissimo jet, attività che per la prima volta nella storia hanno assunto una valenza interforze grazie all’integrazione di un velivolo F-35B dell’Aeronautica Militare a bordo della portaerei. Al comando del C.V. Saladino, nave Cavour ha inoltre preso parte a due esercitazioni Mare Aperto, il maggior evento addestrativo della Marina Militare nel quale la Squadra Navale si addestra nel dominio marittimo ma i cui connotati si sviluppano anche nei contesti aereo e terrestre, e in quelli innovativi dello spazio e della cyber-security. Nel suo discorso di saluto, il comandante Saladino ha voluto ringraziare le donne e gli uomini della portaerei, veri e propri Professionisti del Mare, per lo spirito di abnegazione e la tenacia costantemente dimostrati. Amor di patria e spirito di sacrificio sono i valori che contraddistinguono l’equipaggio di nave Cavour: grazie alla ferma adesione del personale al motto della nave “in arduis servare mentem”, anche quest’anno l’unità ha potuto raggiungere nuovi traguardi, sempre più ambiziosi e importanti. Il comandante Vignola ha assunto dunque il comando di n​ave Cavour con l’orgogliosa consapevolezza, la responsabilità e l’onore di guidare la nave ammiraglia e il suo equipaggio verso nuovi successi e premianti sfide di caratura nazionale e internazionale.

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Caso Spezia e riforma dei porti: chi è in grado di rispondere a Fontana?

Tempo di lettura: 3 minuti LA SPEZIA – E’ di ieri l’intervento di Andrea Fontana  in rappresentanza della Community portuale della Spezia e dell’Associazione degli Agenti marittimi, che presiede, sulle ipotesi di riforma del sistema portuale italiano. di Enzo Millepiedi L’intervento di ieri di Andrea Fontana sulla eventuale “privatizzazione” dei porti ha chiaramente la valenza e il merito di un contributo a un dibattito fino ad ora più a senso unico. Ed è uscendo dal coro che l’imprenditore di lungo corso Fontana usa la meraviglia – ricorrendo alla figura retorica dell’iperbole (“L’Italia è davvero un Paese strano”) – per mettere a confronto, che deve essere il più aperto possibile, ma anche meno teorico e più concreto, l’oggi e il “caso Spezia”. Caso che pur lodato per decenni per il suo successo (e per questo pure invidiato) non è mai stato studiato a fondo né tantomeno emulato o quantomeno sperimentato altrove. Se così fosse stato, infatti, oggi avremmo il contributo di un caso appunto di scuola almeno utile come termine di paragone. Che ci ricorda dunque e dice Andrea Fontana? Semplicemente che “l’unico porto in cui un privato si è costruito il suo terminal, partendo dalle banchine sino ad arrivare alle gru passando per piazzali, uffici, sistema informatico, è stato La Spezia”. Per cui “quando si parla di privatizzazione degli scali marittimi italiani forse non si potrebbe e non si dovrebbe prescindere da questa esperienza di successo che è e rimane un unicum”. E a gamba tesa, in tempi di dilagante “opinionismo” come direbbe Giuseppe De Rita, osserva: “L’Italia – è davvero un Paese strano nel quale anche a fronte di esperienze di successo, prevale la volontà di reinventare tutto e di riscrivere norme e parametri. Nel caso del La Spezia Container Terminal, considerato anche per i suoi incontestabili successi, una cellula anomala della portualità nazionale la formula è stata tanto semplice da apparire oggi banale”. E spiega: “Un imprenditore privato ha messo a disposizione le risorse per finanziare la costruzione di un terminal container che non esisteva, lo ha allestito e fatto funzionare con standard di efficienza e produttività per anni irraggiungibili altrove.  Per parte sua, lo Stato attraverso le sue emanazioni locali, che non si chiamavano ancora Autorità di Sistema Portuale, ha tarato i tempi e i valori del canone di concessione in modo che l’imprenditore privato fosse in grado di far quadrare un piano industriale, rientrare del suo investimento e realizzare profitti”. Per concludere, a nome della Community spezzina, con due incontestabili rilievi Il primo: “Si parla di privatizzazione dei porti e di regia unica, quando la necessità primaria sarebbe quella di garantire una pianificazione nazionale delle risorse allocate alla portualità mentre oggi ogni Autorità di Sistema Portuale riceve risorse pubbliche e realizza banchine e terminal che probabilmente non serviranno a nessuno e non potranno essere gestiti economicamente”. Il secondo: “È il caso di affermare con chiarezza che ormai da anni il traffico globale che gravita sui porti italiani ha un andamento stazionario (come spesso è stato constatato, ndr) e che un aumento record nell’offerta di servizi di movimentazione delle merci, specie container, come è quello in atto, otterrà solo un risultato: generare un altro gigantesco buco nei conti pubblici”. Questo è quanto. Il confronto è aperto ma, trattandosi di una ipotesi di riforma generale, su basi di ragionamenti concreti, al netto sia dell’ideologismo e delle rendite di posizione soprattutto di quelle “particulari” che avrebbero dovuto fare da tempo il loro tempo. E per carità non si usi il termine “riflessione” ormai così inflazionato da diventare sinonimo di strumento utile solo a snobbare la responsabilità delle scelte. Che incombono proprio per i motivi che ha spiegato Andrea Fontana.  

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L’ultima corsa in battello per la parte più selvaggia dell’Isola Palmaria

Tempo di lettura: < 1 minuto LA SPEZIA – Il Consorzio dei Battellieri Cinque Terre Golfo dei Poeti comunica che pur essendo terminato la scorsa settimana il collegamento con il Pozzale per venerdì 13 settembre è in programma l’ultima data utile per raggiungere la parte più selvaggia dell’Isola Palmaria con una tratta  straordinaria con partenza alle 19.30 e rientro alle 23.30. Un’occasione per gli  spezzini e per i turisti per godere in orario insolito delle bellezze dell’isola Palmaria, di un ultimo bagno nelle limpide acque prima del calar del sole e ammirare durante la navigazione il fascino di Portovenere in notturna e anche  per soddisfare il palato con una cena presso il ristorante del Pozzale a menù fisso. Per info e costi contattare gli uffici al 0187 732987 o passare direttamente in biglietteria.

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Corso gratuito di 600 ore desinato a 10 giovani per diventare tecnici doganalisti

Tempo di lettura: 1 minuto LA SPEZIA – Scadrà il 26 settembre il termine per la presentazione delle candidature al nuovo corso gratuito organizzato della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica della Spezia per formare le figure professionali degli addetti tecnici doganalisti, che segue la formazione di autisti, operatori portuali e impiegati spedizionieri. Anche questo corso è stato organizzato, come è il modus operandi della scuola, in risposta alle richieste di lavoro specializzato, in questo caso in ambito import-export internazionale.  Ricordiamo che il corso, totalmente gratuito, rientra nell’offerta formativa legata al piano regionale dell’economia del mare ed è destinato a dieci diplomati in cerca di lavoro. L’obiettivo è di formare figure altamente richieste nel mondo del lavoro portuale, con competenze specifiche che le rendono in grado di operare in maniera qualificata su scenari di import/export internazionale. Il tecnico doganalista è, infatti, una figura esperta negli scambi internazionali che supporta le imprese italiane ad esportare i loro beni nel mondo (o ad importare le materie prime per produrli). Supporta perciò tali aziende nelle formalità doganali e nell’ottenere le autorizzazioni necessarie al regolare scambio internazionale delle merci. Il percorso formativo, della durata complessiva di 800 ore, sarà strutturato in una parte di formazione teorica ed in una parte di stage presso le Imprese. In quest’ottica, la Scuola da sempre collabora con le più importanti realtà aziendali di settore e loro associazioni, e con esse ha contribuito a sviluppare un modello di formazione specialistica direttamente collegata al lavoro ed alla crescita occupazionale. A conclusione del corso, sono previste specifiche azioni di accompagnamento nei confronti dei singoli partecipanti, nell’ottica di supportare al massimo l’attivazione di un rapporto di lavoro con le Imprese di riferimento. Per la precisione si ricorda e ripete che la scadenza per la presentazione delle candidature è prevista per le ore 13:00 del 26 Settembre 2024.  

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Le visite all’Amerigo Vespucci saranno possibili per cinque giorni anche a Manila

Tempo di lettura: < 1 minuto Manila – E’ attesa per questo fine settimana l’arrivo a Manila, capitale delle Filippine, dell’Amerigo Vespucci in navigazione dal Giappone all’Australia. La sosta nel Porto di Manila durerà cinque giorni durante i quali il veliero più bello del mondo, gioiello di tecnologia e tradizione, potrà essere visitato. Per la precisione le visite a bordo saranno consentite da sabato 14 a mercoledì 18 settembre.  

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