Balneazione: le acque monitorate in Liguria conquistano l’eccellenza nell’89,9% dei casi

Genova – In Liguria, su 369,3 chilometri di costa monitorata, 331,9 km (89,9%) sono stati classificati in qualità “eccellente”, 23,6 km (6,4%) in classe “buona”, 7,3 km (2%) “sufficiente” e 6,5 km (1,7%) “scarsa”.

Questi i risultati diffusi dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) sulla qualità delle acque di balneazione per la stagione 2025. Il monitoraggio è stato condotto da Arpal, in qualità di Agenzia regionale del SNPA, secondo quanto previsto dal D.lgs. 116-2008, che stabilisce modalità, frequenza e criteri per la valutazione della qualità delle acque superficiali destinate alla balneazione.

La stagione balneare in Italia va dal 1° maggio al 30 settembre, ma i controlli iniziano già dal 1° aprile.

In Liguria, la rete 2025 conta 381 punti di campionamento: 85 a Imperia, 101 a Savona, 111 a Genova, 84 alla Spezia (di cui tre non monitorati per motivi di sicurezza, non sanitari). Ogni tratto di costa è rappresentato da un punto, scelto in base alla presenza di bagnanti o al rischio di inquinamento. Il campione viene prelevato entro 4 giorni dalla data stabilita, a 30 cm di profondità, in acque profonde almeno un metro, e conservato a 4°C fino all’analisi, da effettuarsi entro 24 ore.

La conformità balneare dipende dai valori di due parametri microbiologici, indicatori di contaminazione fecale: escherichia coli e enterococchi intestinali. Le analisi considerano anche temperatura dell’aria e dell’acqua, condizioni meteo, vento e onde. La classificazione delle acque viene aggiornata annualmente sulla base dei dati raccolti negli ultimi quattro anni e deliberata dalla Regione Liguria entro il 30 novembre.

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