Attivisti ucraini cercano di impedire al mega yacht del magnate russo Roman Abramovich di attraccare al molo

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Boodrum (Turchia) – Tre gli eventi sul fronte mare che hanno caratterizzato il contorno del conflitto in Ucraina.

I tre eventi sono l’affondamento di una nave militare russa nel Mar d’Azov, le conferme e le smentite della appartenenza a Putin del mega yacht ai lavori a Marina di Carrara e il blitz contro Solaris, il megayacht del magnate russo Roman Abramovich.

Il blitz messo in atto da attivisti ucraini nella località balneare stato ripreso da un video diventato subito virale sui social  mentre cercava di ormeggiare al porto di Bodrum in Turchia. Si vedono alcuni attivisti su un gommone che si frappone tra il mega yacht e la banchina del porticciolo e che espone la bandiera ucraina con la scritta “No war”.

La dimostrazione degli attivisti ucraini si è conclusa con l’arrivo di una motovedetta della Guardia costiera turca, intervenuta anche a fronte della situazione di pericolo per il piccolo gommone, che si trovava costretto in pochi metri tra la banchina e il megayacht

Il Soilaris, 140 metri di lunghezza, era stato avvistato nel Mar Ionio mentre faceva rotta verso un porto del Montenegro per sfuggire al sequestro imposto dalle sanzioni contro gli oligarchi russi finiti su una lista nera.

La nave di Abramovich, il 55enne proprietario del Chelsea, nave che può ospitare fino a 36 passeggeri in 48 cabine, con un equipaggio di 60 persone, ha un valore di 500 milioni di euro, ha poi fatto rotta verso la Turchia che come è noto, pur appartenendo alla Nato, non applica le sanzioni contro l’invasione russa in Ucraina.

Secondo alcune fonti turche, oltre al Solaris, ci sarebbe anche un altro yacht di Abramovich, l’Eclipse di 163 metri di lunghezza, sarebbe ormeggiato nel porticciolo di Marmaris, a Sud-Ovest della Turchia.

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