Assotrasporti: il Decreto trasparenza in vigore il 13 agosto, sembra una barzelletta. Intervenga Orlando per il rinvio

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Roma – Assotrasporti chiede l’immediato intervento del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, per il rinvio della nuova scadenza del Decreto trasparenza, prevista per il 13 agosto.

Dopo alcune settimane di ritardo − si legge nel comunicato − il Decreto trasparenza diventa legge. Il governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo il 27 luglio fissando l’entrata in vigore per il 13 agosto.

Due date che si presentano come macigni sulle imprese di autotrasporto e logistica, e sui consulenti del lavoro, chiamati, a Ferragosto, a un lavoro straordinario per adempiere all’adeguamento richiesto dalla nuova normativa, quando in realtà tale procedura avrebbe dovuto svolgersi nelle settimane precedenti, visto che il Dlgs era previsto per il 27 giugno.

“Il Governo non può scaricare sempre sugli utenti gli oneri del suo ritardo, è quindi indispensabile l’immediato intervento di rinvio − ha commentato il presidente nazionale di Assotrasporti, Secondo Sandiano −. Deve essere rinviata la data di entrata in vigore del decreto, 13 agosto, e previsto un periodo transitorio per recepire le nuove disposizioni senza sanzioni. Anzi, per coerenza le sanzioni dovranno entrare in vigore dopo che la pubblica amministrazione avrà adempiuto a quanto già previsto dal comma 6 dell’art 4 Decreto Legislativo 27 giugno 2022, n. 104 ove è stabilito che le disposizioni normative e dei contratti collettivi nazionali relative alle informazioni che devono essere comunicate dai datori di lavoro sono disponibili a tutti gratuitamente e in modo trasparente, chiaro, completo e facilmente accessibile, tramite il sito internet istituzionale del ministero del Lavoro. Per le pubbliche amministrazioni tali informazioni sono rese disponibili tramite il sito del dipartimento della Funzione pubblica”.

Questo adeguamento − continua la nota di Assotrasporti − è stato sollecitato dall’Unione europea, al fine di permettere ai lavoratori di essere a piena conoscenza delle esatte condizioni di lavoro. Secondo il decreto, le imprese dovranno, al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro e prima dell’inizio della prestazione, fornire per iscritto al lavoratore una serie di informazioni.

Le informazioni eventualmente non contenute nell’atto pubblicato potranno comunque essere comunicate non oltre sette giorni dall’ inizio della prestazione lavorativa, mentre per i lavoratori già assunti alla data del 1° agosto, è previsto il diritto di ottenere dal datore l’integrazione delle informazioni solo su richiesta scritta del lavoratore stesso e entro 60 giorni dalla richiesta.

Oltre alle nozioni tipiche del rapporto lavorativo, come la tipologia contrattuale, il nome del datore, la sede di lavoro, la data di inizio e fine (in caso di rapporto a tempo determinato) le informazioni da fornire saranno l’inquadramento, il livello e la qualifica attribuiti al lavoratore; l’identità dell’impresa utilizzatrice, nel caso di lavoratori somministrati; la durata del periodo di prova, se previsto; i termini del preavviso; il diritto a ricevere la formazione erogata dal datore (se prevista); la durata delle ferie e degli altri congedi retribuiti; l’importo iniziale della retribuzione con i relativi elementi, nonché il periodo e le modalità di pagamento; la programmazione dell’orario normale di lavoro, nonché le eventuali condizioni relative a cambiamenti di turno, lavoro straordinario e caratteristiche di flessibilità; gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali e assicurativi dovuti dal datore di lavoro e qualunque forma di protezione in materia di sicurezza sociale fornita dal datore di lavoro.

Assotrasporti ha peraltro condiviso l’invito del presidente nazionale dell’Associazione nazionale dei Consulenti del lavoro, Dario Montanaro, rivolto alle associazioni dei datori di lavoro affinché chiedano al governo un differimento della data di entrata in vigore del decreto e la previsione di un periodo transitorio senza sanzioni.

“La normativa − denuncia Montanaro − va a mortificare il diritto alle vacanze di datori di lavoro e professionisti, poiché il Governo, il Parlamento e la Pubblica amministrazione sono in grave ritardo. I politici sono in libera uscita per lo scioglimento delle camere e in partenza per le ferie, mentre le aziende sono costrette a adeguare i contratti di lavoro in agosto”.

In una lettera della presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, viene invitato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, alla revisione immediata del decreto legislativo 27 giugno 2022 n. 104.
Nella sua lettera Marina Calderone evidenzia l’incoerente scelta di incrementare la quantità degli obblighi informativi senza avvalersi dei processi di semplificazione e digitalizzazione previsti dalla disciplina europea e nazionale – e in linea con gli obiettivi di transizione digitale previsti dal Pnrr – senza un concreto vantaggio per la tutela dei diritti dei lavoratori. Ulteriori e diverse previsioni del Decreto andranno inoltre armonizzate e rese omogenee a quelle già contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro di riferimento, evitando sovrapposizioni e valorizzando, anche in questo caso, il ruolo delle parti sociali.

Anche il segretario nazionale di Assotrasporti, Fabrizio Civallero, in rappresentanza delle aziende associate, auspica un immediato intervento del ministro e ricorda l’importanza per la ripresa del settore della proposta “Salva vite”, portata avanti da Assotrasporti ed Eumove, capofila dell’iniziativa, per richiedere al Governo la dichiarazione dello stato d’emergenza e l’immediata messa in sicurezza del sistema viario e ferroviario. Le difficoltà dei collegamenti rappresentano non solo un problema per l’autotrasporto ma per l’economia del Paese.

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