Roma – Assocostieri ha sottolineato nella call for input la rilevanza in ambito portuale delle infrastrutture strategiche energetiche destinatarie per legge di una durata delle concessioni almeno decennale (legge 84/1994).
E ha formulato il suo punto di vista su queste sei questioni: modalità di affidamento delle concessioni, criteri per la determinazione della durata delle concessioni e il trattamento del fine concessione, criteri per la determinazione dei canoni concessori, obblighi e oneri a carico di concedente e concessionario e forme di controllo sulle concessioni e relativo apparato sanzionatorio.
Assocostieri ha anche chiesto di evitare di caricare di eccessivi oneri regolatori gli investimenti di privati che chiedono l’uso di aree portuali. Le attività svolte dall’operatore sono in regime di libera concorrenza, pertanto non si dovrebbe aggravare il rischio di impresa, insito nell’investimento privato, con oneri legati a schemi di intervento di tipo pubblicistico (PPP) in cui sono previsti oneri relativi al mancato raggiungimento di performance di un servizio ritenuto di pubblica utilità.
Assocostieri ha, altresì, richiesto di valutare adeguati meccanismi premiali legati all’eco-sostenibilità degli investimenti nonché il grado di raggiungimento degli obiettivi del PNRR e del PNIEC.
Importante, infine, per Assocostieri, predisporre adeguati criteri predeterminati di tipo tecnico ed economico-finanziari accanto all’introduzione di premialità per la sostenibilità ambientale, per la sicurezza progettuale, l’innovazione tecnologica e la coerenza con il Green Deal.