Assaggio Waterfront alla Spezia: presentato il progetto che renderà fruibile i primi 5.000 mq di Calata Paita, con l’obiettivo di essere pronti per la stagione estiva

Tempo di lettura: 4 minuti

LA SPEZIA – Il primo e atteso passo per la realizzazione del progetto di waterfront del Porto della Spezia, è stato fatto con la presentazione ufficiale del progetto di allestimento che renderà immediatamente fruibile alla cittadinanza i primi 5.000 metri quadrati di Calata Paita.

In concomitanza al rilascio dell’area da parte della Spezia Container Terminal, il Comune della Spezia e l’Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale, supportati dalla cooperativa spezzina di architettura e ingegneria Fabrica lab.eu, hanno concordato e varato un primo layout dello spazio ora disponibile, che ospiterà aree verdi e percorsi pedonali dedicati al tempo libero e ricreativo, il tutto completato con capannoni in legno a bassissimo impatto visivo, per punti di ristoro e attività culturali. Ci sarà anche spazio per spettacoli all’aperto.

Come da accordo sottoscritto dal presidente dell’Adsp, Mario Sommariva, e dall’amministratore delegato di Lsct, Alfredo Scalisi, alla presenza del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, il cronoprogramma prevede la liberazione da parte del terminal container di ulteriori 1.500 metri, per consentire i lavori per la costruzione del terminal crociere inserito nel Pnrr, e infine la parte restante della Calata Paita di complessivi 41.500 mq (entro settembre 2023), mentre l’Authority si è impegnata a spostare le Marine del Canaletto per realizzare il dragaggio dei fondali a 15 metri, dove Lsct costruirà una nuova banchina e piazzale.

Questa in sintesi la presentazione di oggi con il Presidente dell’Autorita Portuale, Mario Sommariva, che ha commentato: “Si tratta di una giornata molto felice nella quale iniziamo a dare corpo agli accordi stipulati nel luglio scorso. Oggi illustriamo il progetto definitivo per l’allestimento di questa prima fase del rilascio di Calata Paita, pensare questa soluzione ha avuto un valore simbolico molto elevato per il recupero dell’area. Dai prossimi mesi del 2022 sarà possibile la fruizione diretta di una prima sezione. Una sorta di assaggio del waterfront del post 2023. Un nuovo inizio dello sviluppo del porto e l’avvio di una fase nuova della stessa città della Spezia”.

Per il Sindaco Pierluigi Peracchini  “questo è un mese storico perché dopo 60 anni la nostra città festeggia l’addio del carbone e andiamo a coronare con la restituzione dei primi 5.000 metri quadrati che ci fanno pregustare quello che sarà il waterfront. La Spezia è una città di mare senza mare con tanti vincoli e che deve trovare nella negoziazione continua momenti di incontro e di grande collaborazione.”

Anche l’ingegnere Alfredo Scalisi, CEO di LSCT è intervenuto per salutare l’appuntamento puntualmente onorato: “I cittadini aspettano da molto tempo questo traguardo ed ora con meno container ci sarà la possibilità di godersi questo spicchio di mare. La collaborazione è alla base di tutto ed il lavoro di squadra ha caratterizzato questo 2021.” E ancora: “Abbiamo restituito un diverso modo di vedere il porto. Fino ad oggi si sono visti solo i container, ora, grazie ad un grande lavoro di squadra, si tornerà a vedere anche il mare. Il rilascio dei primi 5.000 metri quadri della Calata Paita segna un punto di partenza per una nuova storia, una storia spezzina. Tutto il personale di La Spezia Container Terminal è focalizzato sul piano di sviluppo del terminal che oggi più che mai è diventato faro guida per il nostro futuro e della città intera”.

E’ stato quindi l’architetto Daniela Cappelletti, dello studio Fabrica che ha curato il progetto, ha spiegato che la fase progettuale è nata da tre elementi significativi della lettura del nostro territorio: le colline, la città e il mare. “Perché un percorso azzurro porterà fisicamente verso l’area a mare. Lo sviluppo è incentrato nella parte nord con elementi architettonici prefabbricati che formano una successione di piazze e piccoli elementi. Nella parte in basso c’è il percorso azzurro verso il mare che fa da delimitazione ad un parco che riprende le colline che circondano la città. A mare ci sono zone organizzate con ombrelloni e sdraio che possono essere impiegate d’estate, aperte al pubblico, con fontane con l’idea di recuperare l’acqua”.

Sono modalità  molto europee e conosciute come “temporary urbanist” nelle quali i singoli elementi sono rappresentati con una forma semplice ma in grado di ricordare la città. Quanto al materiale esso viene differenziato rispetto all’utilizzo: il food e bar in acciaio corten, i ristoranti con il colore blu ed i box verdi per attività sociali.

E ora torniamo alla prima imminente fase del cronoprogramma: dai primi giorni del 2022, come si è già detto più volte e in base agli accordi, l’area sarà riconsegnata alla Autorità Portuale con il contestuale inizio dei lavori di insediamento del cantiere per il progetto di allestimento. Seguiranno gli interventi che consentiranno la prosecuzione della attività e  l’ufficio tecnico inizierà la gara per i lavori che dovrebbero selezionare l’azienda per fine gennaio-inizio febbraio. Con un obiettivo: inaugurare l’area in tempo per la stagione estiva.

Ecco perché si è voluto mettere l’accento soprattutto su l’area destinata a ristoranti, bar e negozi che saranno ospitati in “elementi di 8 metri per 3, creando una successione di spazi da vivere separatamente e sulle aree destinate a sdraio e ombrelloni che saranno posizionati su pedane in legno, da usare come solarium. Alle fontane è affidato il compito di recuperare l’elemento acqua.

 

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter