Appalto del servizio rifiuti, clamorosa sentenza della Corte Ue che ribalta il Tar ligure e dà ragione al Comune di Lerici

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LERICI – Ha (e aveva) ragione il Comune di Lerici nel ritenere che Iren, dopo aver incorporato Acam Ambiente, non potesse subentrare automaticamente nell’appalto per la gestione del servizio rifiuti ma che si dovesse procedere all’assegnazione attraverso una gara europea trattandosi  di un appalto da 28 milioni di euro.

Così ha deciso con sentenza la Corte Europea alla quale aveva rimesso la questione il Consiglio di Stato (nazionale) davanti al quale il Comune di Lerici aveva presentato ricorso contro la decisione del Tar della Liguria che gli aveva dato torto.

In sintesi si trattava e si tratta di una questione interpretativa del diritto europeo, in specie della direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici. Che, hanno sentenziato i giudici europei deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa o a una prassi nazionale (Italiana) in forza della quale l’esecuzione di un appalto pubblico, aggiudicato inizialmente, senza gara, ad un ente “in house”, sul quale l’amministrazione aggiudicatrice esercitava, congiuntamente, un controllo analogo a quello che esercita sui propri servizi, sia proseguita dall’operatore economico che ha acquisito detto ente, al termine di una procedura di gara.

E questa situazione si verifica – dice la Corte – con due condizioni: qualora l’amministrazione aggiudicatrice non disponga di un simile controllo su tale operatore e non detenga alcuna partecipazione nel suo capitale. Due condizioni presenti nella vicenda in quanto l’Amministrazione comunale di Lerici non aveva approvato l’aggregazione di Acam a Iren e aveva quindi (gennaio 2018) ceduto le sue azioni in Acam a Iren.

La Provincia della Spezia, divenuta competente in materia per i Comuni del suo ambito territoriale, applicando uno schema già predisposto e adottato, non avrebbe dovuto applicare nel suo piano il subentro automatico ma avrebbe dovuto indire per il Comune di Lerici, appunto, una gara pubblica.

Al di là del caso del Comune di Lerici è evidente che questa sentenza interpretativa europea in materia di appalto di servizi pubblici è destinata ad avere un’eco notevole come precedente interpretativo e orientativo in Italia per le pubbliche amministrazioni e per la giurisprudenza amministrativa.

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