Genova – Festa di compleanno al Museo del Mare Galata per i 160 anni dalla fondazione del Registro Italiano Navale, di cui oggi l’armatore Paolo d’Amico è Presidente che è succeduto a Gaspare Ciliberti, diventato Presidente Onorario.
di Enzo Millepiedi
La nascita del Registro, ente di diritto privato e socio di riferimento di RINA Spa, avvenne a Genova il 24 settembre 1861, sei mesi dopo la proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo), come terza società di classificazione fondata nel mondo.
L’avevano preceduto di un secolo l’inglese Lloyd’s Register, fondato nel 1760, e il francese Bureau Veritas, 1828, erede di quello costituito inizialmente ad Anversa in Belgio.
Registro Italiano Navale nacque come si sa per volere degli assicuratori e degli armatori dell’epoca, soprattutto genovesi, per svolgere attività di classificazione delle navi e condivisione dei rischi economici dei fatti della navigazione e della sicurezza del naviglio.
E’ stato tra l’altro il promotore della prima conferenza delle società internazionali di classificazione nel 1939 a Roma e uno dei membri fondatori della International Association of Classification Societies (IACS) nel 1968 a Londra. L’ente morale ha svolto direttamente le attività di classificazione navale, di ispezione e di certificazione fino al 1999 quando le ha trasferite al RINA Spa, di cui è azionista di riferimento col 70%, mentre gli altri azionisti sono Naus S.p.A. (27%) e il management (3%).
“Oggi abbiamo celebrato un momento molto importante – ha detto il presidente Paolo d’Amico – perché compiere 160 anni significa infatti raccontare la storia dello sviluppo e del progresso della marina mercantile sin dall’Unità d’Italia nel 1861. E io sono orgoglioso di essere alla guida del Registro Italiano Navale e di poter contribuire a questo lungo percorso sempre caratterizzato dal rispetto di valori che rimangono di grande attualità: l’integrità, la competenza, l’impegno per la salvaguardia della vita umana e dell’ambiente”.
Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di RINA Spa ha colto l’occasione e l’opportunità della festa di compleanno del Registro per fare una sintesi sull’evoluzione esponenziale dell’attività erede del Registro che crediamo opportuno conoscere.
“Da quando nel 2002 ho abbracciato la società, che già ben conoscevo e da manager di compagnia armatoriale e di cantiere navale, la nostra ascesa è stata irresistibile: da 700 dipendenti e 85 milioni ora siamo 7.000 dipendenti in 200 uffici e 70 Paesi del mondo e il fatturato è cresciuto di 7 volte (dunque quasi mezzo miliardo), oggi diamo lavoro a 1.000 dipendenti solo a Genova.
“Nel 2000 – riannodando i fili, ha proseguito Ugo Salerno – è stata decretata la fine del monopolio del Registro sulla classifica per le navi di bandiera italiana, tuttavia la liberalizzazione non è stato un problema, ma anzi un’opportunità di favorire diversificazione e sviluppo in altri campi affini, dalla certificazione all’industria, dalla formazione all’ingegneria, dall’energia al real, dalle infrastrutture alla mobilità”.
E dunque “rappresentiamo un gruppo globale, attivo in numerosi ambiti strategici dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica”.
Tornando al settore base, d’origine, Salerno ha ricordato che “comunque la flotta navale di tutte le bandiere da noi classificata si è moltiplicata da 13 milioni di tonnellate nel 2003 a 57 milioni di tonnellate del 2021. Nel contempo la nostra corporation è cresciuta anche in orizzontale; quest’anno abbiamo già effettuato tre take-over aziendali ed è probabile che potremo annunciare la quarta acquisizione prima della fine dell’anno. Il nostro piano di sviluppo è ambizioso e contempla altre 1.500 assunzioni, di cui 250 a Genova, entro il 2023”.
Un filmato storico con interviste ai vertici dell’ente e della società ha proposto il percorso che in un secolo e mezzo più una decade di anni ha visto alcuni momenti topici.
Durante l’evento si è tenuta l’inaugurazione della postazione multimediale con schermo touch installata nella Sala degli Armatori, dalla quale i visitatori possono consultare i Libri Registro in formato digitale che il Registro Italiano Navale ha donato al MuMa di Genova su proposta dall’Associazione Promotori Musei del Mare.
Nell’ambito della celebrazione del 160esimo anniversario è stata anche annunciata la pubblicazione del libro “Registro Italiano Navale e RINA – Voci e racconti dagli anni ’80 a oggi”.
Gli autori, Roberto Cazzulo e Sauro Gazzoli, che hanno una storia professionale e personale legata a filo doppio al Registro e al RINA, raccontano nel testo la storia degli ultimi quarant’anni del Registro e dei primi venti del RINA. Il volume è acquistabile in versione italiana o inglese su carta o in formato ebook negli store online, sul sito dell’editore www.liberodiscrivere.it e nelle principali librerie. I proventi del libro saranno devoluti in beneficenza.
E concludiamo con le significative parole, tra storia e futuro, del sindaco di Genova Marco Bucci: “Genova è stata per secoli la capitale del mare e a un certo punto della sua storia è stata, grazie al mare, la città più ricca del mondo. Oggi forse non possiamo tornare a esserlo ma possiamo puntare in alto. I successi del Rina, che tra l’altro ha partecipato alla ricostruzione del viadotto sul Polcevera dopo la tragedia del Morandi, dimostrano che la nostra città può e deve avere grandi ambizioni. Peccato che un paese come il nostro non abbia istituito un ministero del Mare: non sta al sindaco di Genova farlo, ma denunciarlo è un mio diritto”.