Alessandro Laghezza a The Medi Telegraph: il Pnrr nella versione Draghi rappresenta per le infrastrutture davvero una opportunità senza precedenti e … irripetibile

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LA SPEZIA – “Il Pnrr, nella versione formulata dal governo Draghi, ha un focus particolare sul sistema infrastrutturale italiano, significativamente maggiore rispetto alla prima versione elaborata dal governo Conte”.

Inizia così l’intervista di The Medi Telegraph ad Alessandro Laghezza, titolare del Gruppo che porta il suo nome e presidente di Confetra Liguria, che prosegue: “Questo focus rappresenta una grande opportunità senza precedenti nella storia recente italiana e probabilmente senza neanche possibili ripetizioni, perché assegna risorse pari a 62 miliardi di euro da concentrare nello sviluppo di infrastrutture, ma anche in processi di trasformazione ecologica e digitale. La ritengo quindi una svolta epocale perché per la prima volta si concepisce il sistema infrastrutturale logistico come centrale per lo sviluppo del Paese e per la prima volta si assegnano risorse sufficienti per una modernizzazione complessiva che va dai porti sino a tutto il nodo stradale, ferroviario ed interportuale”.

Alla domanda su quali sono le principali opportunità per le nostre infrastrutture? Laghezza risponde: “Sono quelle di mettere in rete tutti i vari punti del nostro sistema infrastrutturale e logistico, ossia creare tutte le connessioni ed interconnessioni tra i porti che sono di per sé, in alcuni casi, delle eccellenze non adeguatamente collegati ai territori retrostanti. Quello che si può fare, quindi, è di mettere in rete sia fisicamente che digitalmente i porti con i loro bacini di riferimento, ossia i luoghi di destinazione delle merci e i retroporti con la possibilità di connettere non solo il mercato italiano con la rete portuale, ma anche le destinazioni d’oltralpe dell’Europa centrale. A loro volta i porti devono essere adeguati al gigantismo navale attraverso investimenti mirati e non a pioggia che ne valorizzino l’efficienza, credo che qui l’esempio più evidente sia quello della realizzazione della diga di Genova”.

Per chi vuole leggere l’intervista nel testo integrale la trova come citato su The Medi Telegraph

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