Al Palio del Golfo come alle Olimpiadi: da guardare in tv

Tempo di lettura: 3 minuti

di Enzo Millepiedi

Anche quelli che volevano e potevano attraversare mezzo mondo in direzione est, per noi la culla del Sole, questa volta sono rimasti a casa. Giocoforza. E si sono messi l’anima in pace, seduti più o meno comodi sul divano a guardarle, le Olimpiadi, in tv. Così succederà domani anche ai più affezionati – che sono tradizionalmente migliaia – per seguire il nostro Palio del Golfo che la prima domenica di agosto di ogni anno si celebra nel mare davanti alla Passeggiata Morin.

Una Festa del Mare che ricorda un po’ quella ben più altisonante di Venezia con tanto di Doge che getta nel Canal Grande l’anello (subito ripescato) per rinnovare lo sposalizio con l’elemento che ha reso grande la Serenissima. Lo dico perché alcuni anni fa si era perfino pensato a un gemellaggio. Solo pensato, con qualche estemporaneo approccio.

Tornando al nostro Palio del Golfo, già ieri sera si è dovuti fare a meno della sfilata in costume delle Borgate. Domani sera si dovrà fare a meno dei fuochi d’artificio. E lunedì sera ci sarà anche il digiuno annunciato della solenne premiazione che accomuna vincitori e vinti, pur con qualche immancabile recriminazione, prima di sciogliere le righe.

Ci consoli il fatto che nel mezzo ci sta la vera essenza del Palio, quella dalla quale e per la quale ha avuto origine.  Parliamo della gara gareggiata, anzi delle tre gare, femminile, juniores e seniores, compimento di una sfida che chiude la stagione del canottaggio di casa nostra, allo stesso tempo tipico e atipico. Proprio nostro insomma.

Ho incontrato che scendeva le scale del Municipio trafelato Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate anche in tempi di pandemia. Allora si fa. Gli ho detto. “Cha fatica”, mi ha risposto. Ed è scomparso giù dalla rampa. C’è da immaginarsela la fatica appesantita da mille incombenze. Nel post pandemia (che arrivi al più presto) sarà una passeggiata. Ma farlo bisognava. Lo ha detto con  ragione l’assessore dedicato al Palio Maria Grazia Frijia.

Certo, la folla delle grandi occasioni – che poi nell’anno in città sono due, appunto il Palio e la festa patronale di San Giuseppe – non ci sarà perché non potrà essere in presenza, ma in differita ma penso che ci sarà. Non ci sarà il calore della tifoseria vociante, la voce dello starter rimbomberà senza eco, non ci saranno i colori nei quali siamo abituati a perderci, fin da ragazzini. Ci saranno invece i mille ammessi, e tutti rigorosamente covid free, che dovrebbero moltiplicarsi all’ennessima potenza per rendere più corale un pubblico che si era abituati a vedere straripante, assiepato e accalcato lungo la Morin e il Molo Italia. Il popolo delle Borgate Marinare.

Ma ci saranno le tre gare, ci saranno gli equipaggi di quattro vogatori e un timoniere), il cuore pulsante del Palio, la vera ragione di questa manifestazione che ci viene dagli antenati e va, anzi corre, verso i cento anni. Certo non poterci essere, ma dover assistere grazie alla tv e ai suoi droni, che suppliscono anche agli inganni di prospettiva, non è il massimo.

Ma questi sono i tempi che ci sono dati. E non si può far finta di niente.

Aspettiamo le gare, di domani dunque, aspettiamo che, come sempre, chi rema di più e meglio con la forza e con il cuore, vinca questo Palio ai tempi della pandemia, a gioire per i tuffi liberatori nelle acque della Morin, in quella che è e resta la nostra Festa del Mare.

Poesia e coreografia ridotta a parte, ricordiamo che la manifestazione remiera avrà inizio alle 17 con la gara degli equipaggi femminili. A seguire, alle 18, sarà la volta del Palio junior. E alle 19, pandemia o non pandemia, il clou della disfida remiera verrà con i tredici equipaggi senior su barche con un numero fisso, da Ovest a Est: 1. Portovenere,
2. Le Grazie, 3. Fezzano, 4. Cadimare,05. C.R.D.D. – La Spezia (Circolo ricreativo dipendenti difesa), 6. Canaletto, 7. Fossamastra, 8. Muggiano, 9. San Terenzo, 10. Lerici,
11. Tellaro, 12. Venere Azzurra, 13. Marola.

La premiazione avrà luogo alla fine di ogni gara.  Con appuntamento, chiusa la serata, direttamente dalla 96esima alla 97esima edizione.

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