Al Galata Museo del Mare incontro con MarcoTrombetti e Isabelle Andrieu di Translated

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Genova – I personaggi blu sono donne e uomini fuori dell’ordinario legati al mare.

Atleti che compiono grandi imprese, sportivi che prendono parte a importanti competizioni, imprenditori che si misurano con le onde e con il vento oltre che con il mercato, uomini di cultura che sul blu affinano il loro pensiero. Persone che credono e si battono per la salvaguardia dei mari. E gli “Incontri in blu” sono il palco sul quale si raccontano.

Venerdì 14 giugno alle ore 18.30 presso l’Auditorium del Galata Museo del Mare, ad ingresso libero, si terrà il terzo incontro in blu con Marco Trombetti e Isabelle Andrieu, visionari dell’AI applicata al linguaggio, che proprio perché immersi nella galassia dell’hi-tech hanno scelto di armare una barca a vela degli Anni Settanta e di partecipare con un team costituito per l’occasione, di 18 persone tra cui solo tre professionisti, alla Ocean Globe Race 2023, il giro del mondo in equipaggio a tappe “senza tech”, vale a dire senza alcuna strumentazioni elettronica a bordo. Una regata celebrativa dei 50 anni della Whitbread, il primo giro del mondo in equipaggio a tappe della storia, che si è rivelata altamente competitiva ed appassionante.

L’incontro è gratuito ed è consigliata la prenotazione su eventbrite. Marco e Isabelle s’incontrano in Francia durante l’Erasmus. Lui è romano, studente di astrofisica, lei studia lingue. Marco s’innamora della donna che diventerà sua moglie e dell’universo del linguaggio, che lo porta a pensare a come rendere più facile per gli esseri umani comprendere ed essere compresi. Nel 1999, insieme, fondano Translated, un provider di traduzioni online, con 100 dollari di capitale. Da allora l’azienda, che fattura circa 60 milioni di euro e che ha come principale mercato gli Usa, ha consegnato 1,2 milioni di traduzioni in 202 lingue a quasi 340 mila clienti in quaranta settori diversi.

Fra questi sono tante le aziende della Silicon Valley, una fra tutte Airbnb. Proprio per questo il progetto Translated 9 non si è fermato alla regata, ma ha coinvolto anche circa 900 clienti dell’industria della localizzazione nella Bay Area. Al centro di tutto, da sempre, la simbiosi fra l’intelligenza artificiale e quella di oltre 400.000 traduttori professionisti. “Si va a creare una simbiosi, dove la macchina suggerisce una frase, il traduttore umano corregge e la traduzione automatica via via si affina”, dice Trombetti.

Si arriva così all’Intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, ma anche indirettamente a Pi Campus, un fondo di venture capital per supportare l’imprenditoria dei giovani in ambito tecnologico e a Pi School, di cui Isabelle Andrieu è CEO, la scuola che fa incontrare i migliori talenti del mondo con le aziende che investono sull’innovazione, affinché insieme possano ridisegnare il futuro. “We Believe In Humans” è quello in cui entrambi credono e lo dimostrano in tutto quello che fanno. É anche il claim delle campagne di Translated, la loro azienda. Il mare arriva proprio da questo concetto. Marco non è un velista, non era mai salito prima su una barca. “Ero all’Argentario, ho visto alcune barche passare – racconta -. Qualcuno mi ha detto che nelle barche si perdono solo soldi. L’ho vista come una sfida.

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