LA SPEZIA – Gian Luca Agostinelli, oggi Presidente del Propeller Port of La Spezia and Marina di Carrara, assunto, a 23 anni, da Cecilia Battistello a Ipswich, ricorda …
di Gian Luca Agostinelli
Quando ho appreso la notizia, non sentivo la Cecilia da almeno sei mesi ci sono rimasto di sasso. Sempre stata molto discreta rispetto al suo privato e anche in questa lotta ha fatto scelte coraggiose.
Da una parte ho subito pensato a Giorgio, che con Lei aveva un rapporto speciale; Giorgio Bucchioni era il suo riferimento alla Spezia e non solo, era la persona su cui ha sempre contato, sin dagli albori quando il Dottor Ravano iniziò l’avventura alla Spezia; Vi assicuro Giorgio è stato critico a volte con Lei, aveva anche ragioni per esserlo, ma i due si rispettavano immensamente, questo era sufficiente.
Con loro e con altre persone mancate non da tanto tempo se ne va un’epoca.
Dall’altra ci tengo a raccontare di Lei attraverso alcuni ricordi, di una persona con un grandissimo carisma, spesso controcorrente, non facile, mai banale, che insieme al Dottor Angelo Ravano e Thomas Eckelman, ha rappresentato nel mondo una bandiera, quella di Contship, che si è sempre distinta per la sua capacità innovativa e per il suo spirito particolare, e non me ne voglia Thomas e lo splendido gruppo Eurokai.
Ci tengo a raccontarla attraverso qualche episodio: il mio primo colloquio di lavoro, appena laureato bocconiano a 23 anni, a Ipswich, Novembre del 1987, mi trovo davanti una ragazza bellissima di 35 anni che era già al comando della Contship Container Lines; una stanza all’ultimo piano di un bellissimo magazzino del porto completamente ristrutturato tutto a vetri, tre scrivanie, la sua, quella del Dottor Angelo Ravano e quella del Direttore Generale Chris Gray. Non so perché, sono sempre stato anche un po’ spavaldo, ma l’unica volta in vita mia in cui mi hanno tremato le gambe, perché il carisma di CB (così la chiamavano tutti) era grandissmo, lo percepivi subito.
Mi assunse nel reparto documentazione della Agenzia Marittima al secondo piano. Al terzo e al quarto c’erano i managers di una compagnia di navigazione, già all’epoca speciale che dava del filo da torcere ai grandi del settore, sviluppando mercati nuovi, difficili, come quello indiano e australiano, dove Lei viaggiava spessissimo.
Lei all’ultimo piano a gestire il tutto. Le riunioni del venerdì, le domeniche a casa sua con la carne sulla brace e tanta birra e tanti colleghi, quando passava in ufficio (sempre) a salutare tutti, vi assicuro che era un misto di ammirazione e di “ansia”, perché se ti faceva una domanda su qualcosa che ti riguardava, era bene che tu sapessi rispondere a modo!
Di quegli anni, un ricordo carissimo la maglietta Red Rose della nazionale inglese di rugby che indosso ancora, che mi regalò quando dopo circa 30 mesi tornai in Italia, perché aveva una attenzione per tutti.
Anno 1999, nel mentre la compagnia di navigazione era stata venduta con grande lungimiranza, Lei dal 1996 alla testa di Contship Italia, uno squadrone di persone di incredibili capacità e professionalità, i migliori, spesso fuori dagli schemi, One Flag One Soul, nel quale io cercavo di fare la mia parte. Tantissimi manager di altissimo profilo tra cui il Dottor Walter Lugli, l’Ingegnere Vincenzo Iacona che ho sentito proprio oggi, il mio amico Domenico Briano, ma poi Fabrizio Filippi, Paolo Bernardi, l’Ingegnere Marco Simonetti e Michele Giromini e Lei, che teneva testa e “comandava” tutti, anche questo un compito complesso, ma facile, il suo piglio e le sue maniere non sempre semplici, perché vi assicuro contraddire Cecilia non era facile, Lei lo apprezzava, ma dovevi avere gli argomenti giusti e un certo autorevolezza per farlo. Quando me ne andai e glielo dissi prima di trovare un nuovo lavoro, si arrabbiò e per alcuni anni, solo gli auguri di Natale e freddezza.
Anno 2023, capitanati da Umberto Masucci andiamo a trovare Thomas e Cecilia ad Amburgo, una delle sue case, anche se quella di Vicenza sono sicuro rimane la sua preferita; una chiacchierata sul fiume una, dove siamo stati ospiti in una serata particolare in cui Umberto la ha premiata, una commozione, capire che era venuto il momento di lasciar fare agli altri, lasciare in mani buone quello che hai costruito, chi lavora in Contship anche solo per qualche anno, anche negli anni non migliori, lo sa, si sente la responsabilità di continuare a fare sventolare questa bandiera ancora a lungo.
Grazie Cecilia, grazie CB, è stato un onore, solo un grande onore aver lavorato con Te, sei stata unica, incredibile, speciale, in Contship, un pezzo grande di quello che si è fatto è Tuo, molti dei migliori uomini e donne di shipping sono passati da qui, adesso guardaci da lassù, da una nuvola rosa, vedrai che chi c’è ora ce la metterà tutta, ma proprio tutta, per continuare questa avventura e fare sventolare questa bandiera, noi tutti del Propeller del Port of La Spezia e Marina di Carrara, saremo sempre al fianco e daremo il nostro piccolo grande contributo, a volte anche critico, ma sempre sincero per il bene della portualità italiana e ancor più di quella della nostra città.
Cecilia Battistello riceve il crest dal Presidente Nazionale del Propeller Club International Umberto Masucci