A poco a poco gli spezzini si spingono oltre … per andare a vedere l’area di Porta Paita restituita alla città

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LA SPEZIA – Un ragazzino e due ragazzine stanno giocando a pallacanestro, una mamma con la carrozzina passeggia tenendosi all’ombra, un uomo con il cane si affaccia sulla balconata a mare da dove si può ammirare la nave da crociera pronta per riprendere il viaggio.

E ancora, un gruppo allegro di ragazzi si esercita, in tenuta sportiva, sotto l’altro canestro, mentre arrivano altri amici. Poi entrano nel gruppo due bambine, una molto piccola, che i cestisti fanno giocare con loro, in un momento di pausa, mentre altri si riposano sull’erba.

Ecco si può definire “timida” la conoscenza che gli spezzini (e non) stanno facendo dell’area di 5mila metri quadrati di Porta Paita che, restituita alla città dal porto, è il primo “assaggio” del waterfront che dovrà essere realizzato su tutta Calata Paita.

E’ una conoscenza a pillole di uno spazio vuoto ma già strutturato che attende chi lo gestirà, scelto come vincitore del bando dell’Autorità Portuale che fino ad oggi non ha avuto adeguati pretendenti. Andato sterile il primo, ora si attende, a tempi stretti, l’esito della seconda prova che, pare, abbia suscitato più concreti interessi.

E intanto, come detto, alla spicciolata

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