I servizi crocieristici nei Porti di Bari e di Brindisi affidati alla società di Msc

Bari – Sarà una società della Compagnia italo-svizzera Msc a gestire i servizi crocieristici nei Porti di Bari e di Brindisi per i prossimi dieci anni. La firma della concessione è avvenuta questa mattina a Bari alla presenza del commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, l’ammiraglio Vincenzo Leone; del presidente della Regione Michele Emiliano e di Gianluca Suprani, presidente della società Bari-Brindisi Cruise Terminal (Msc). Da precisare che la società “Bari-Brindisi Cruise Terminal” gestirà la concessione in maniera indipendente rispetto all’attività crocieristica di Msc e mentre a Bari, l’intervento più significativo sarà l’allestimento degli spazi interni del secondo terminal crociere, a Brindisi Msc si impegna a ristrutturare e riqualificare l’area di accoglienza crocieristi sulla banchina di Costa Morena Est- testata Nord; e a presentare un progetto per il nuovo terminal di Sant’Apollinare. Nel 2030 si prevedono  232 scali a Bari e 84 a Brindisi; numeri destinati a salire, nel 2034 a 254 e 104. Per il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ammiraglio Vincenzo Leone “questa concessione rappresenta un passaggio strategico perché abbiamo finalmente un operatore leader internazionale  che crede davvero nel potenziale dei nostri porti e ha deciso di investire con una visione di lungo periodo. Un investimento – ha promesso – che darà, già nell’immediato, numerosi frutti”. E Pierfrancesco Vago, presidente divisione crociere di Msc, ha aggiunto che “gli investimenti previsti contribuiranno a sviluppare l’elevato potenziale crocieristico di questi magnifici territori, permettendo così alla Puglia di diventare non solo un primario hub crocieristico in Mediterraneo, ma di promuovere ancora di più la propria vocazione turistica, soprattutto a livello internazionale”.

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Un focus su Hormuz e su Suez nella “Giornata mondiale del marittimo”

Data la precedenza alle donne e agli uomini, i marittimi, per il ruolo che hanno nel commercio globale, nella sicurezza e nel flusso di beni essenziali, il focus di questa settimana è giocoforza su Hormuz e su Suez. di Enzo Millepiedi Celebrata la Giornata mondiale del marittimo Si celebra il 25 giugno la Giornata mondiale del marittimo, istituita dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), agenzia specializzata delle Nazioni Unite, per riconoscere il ruolo fondamentale che i marittimi svolgono nel commercio globale, nella sicurezza e nel flusso di beni essenziali. Quest’anno il tema #MyHarassmentFreeShip richiama l’attenzione sull’urgente necessità di eliminare episodi di bullismo e molestie e di promuovere una cultura di dignità, sicurezza e inclusione a bordo di ogni nave. La campagna invita tutti a unirsi per costruire un’industria marittima in cui ogni marittimo si senta protetto, apprezzato e rispettato e in cui ogni nave sia una nave libera da molestie. “I marittimi costituiscono una forza globale straordinaria che considera le navi il proprio luogo di lavoro. È un ambiente unico, stimolante e impegnativo, che deve essere libero da violenza e molestie”, ha affermato il Segretario Generale dell’IMO, Arsenio Dominguez. La spada di Damocle sullo Stretto di Hormuz La spada di Damocle del blocco dello Stretto di Hormuz minacciato dall’Iran è rimasta appesa sulla testa dell’economia mondiale per giorni e probabilmente ci resterà ancora anche se, con i rapporti di forza che si sono mostrati prima della tregua è difficile pensare che si rimarrebbe a subire un passaggio che interessa il mondo, a cominciare dalla Cina. Lo si è ripetuto a iosa infatti che attraverso lo stretto transita il 30% del commercio mondiale di petrolio via mare e il 30% di quello di Gnl, cioè rispettivamente 20,3 milioni di barili e 290 milioni di metri cubi. E non si tratta solo di petrolio e di gas. Sarebbe un colpo anche per l’export italiano nei Paesi del Golfo e un interscambio che si attesta a 32,6 miliardi, peraltro equamente suddivisi.  Tariffe scontate per chi torna nel Canale di Suez Il blocco dello Stretto di Hormuz si andrebbe ad aggiungere a quello dello Stretto di Bab el-Mandeb attorno al quale si sono concentrati gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso con l’obiettivo, in buona parte raggiunto, di far precipitare il traffico da e per il Canale di Suez. Da dove arriva comunque la notizia della prima grande portacontainer, la Osiris da 15,536 teu, di Cma Cgm che ha navigato nel Mar Rosso ed è transitata nel Canale dopo oltre un anno di instabilità causato, come detto, dagli attacchi Houthi. Per invogliare a riprendere il traffico l’Authority egiziana fa ora lo sconto del 15% sulle tariffe per le navi superiori alle 130mila tonnellate per tre mesi.

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Litoranea 5 Terre: anticipate a giovedì 26 giugno le prove di carico sul ponte Campertone

RIOMAGGIORE –  Al fine di non gravare sul traffico nei giorni di maggiore carico per la viabilità turistica, sono state anticipate a domani, giovedì 26 giugno 2025, le prove tecniche di carico sul ponte Campertone, lungo la Strada Provinciale 370 “Litoranea delle Cinque Terre”, nel comune di Riomaggiore. Per garantire i test di verifica, dalle 09:30 alle 17:00, vi sarà la necessità di alcune interruzioni del traffico, ovvero una breve e temporanea  sospensione della circolazione stradale, per una durata massima di 20 minuti a fase. Questo, quindi, con la chiusura temporanea, solo per le attività di test, della circolazione lungo il ponte. Sul posto saranno presenti movieri e sarà sempre garantito il transito ai mezzi di emergenza . La viabilità, in questo contesto straordinario, sarà regolata da apposite segnalazioni e dall’istituzione del limite di velocità a 30 km/h.

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Lavori sul Torrente Cappelletto: modifiche alla viabilità in viale San Bartolomeo

LA SPEZIA – Al via la fase due dei previsti lavori di miglioramento idraulico del Torrente Cappelletto, opera fondamentale per la sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico. L’intervento, promosso dall’Amministrazione Peracchini, prevede l’allargamento del tratto terminale del torrente in attraversamento del Viale San Bartolomeo (per quanto di competenza del Comune) e fino alla foce in area portuale (di competenza AdSP), attualmente insufficiente a contenere la normale portata d’acqua. Il torrente Cappelletto risulta a cielo aperto nel tratto parallelo a via Saffi e tombato al di sotto del Viale San Bartolomeo. Questo restringimento rappresenta un punto critico, spesso soggetto a esondazioni localizzate, che proseguono sotto Viale San Bartolomeo, dove la sezione del corso d’acqua si riduce ulteriormente. L’intervento mira a eliminare questo collo di bottiglia, migliorando il deflusso delle acque e aumentando la resilienza del territorio agli eventi meteorologici estremi. In questa fase dei lavori sarà necessario intervenire con la posa di una serie di micropali per il consolidamento della struttura della canalizzazione, quindi si tratta di un’opera complessa che richiede l’allestimento di un cantiere specifico che possa garantire lo sviluppo di queste lavorazioni. Modifiche alla viabilità Per consentire l’esecuzione di questi specifici lavori sarà necessario ampliare l’attale aree di scavo ed allestire un cantiere con dimensioni superiori a quello che sino ad oggi era presente in quel tratto di strada. Al fine di verificare la funzionalità delle necessaria variazioni alla viabilità locale, prenderà avvio nella prima mattinata di venerdì 27 giugno e  fino al 1° luglio (mattina), una sperimentazione della modificazione della viabilità nell’intera area, con l’attivazione di un senso unico di circolazione in viale San Bartolomeo in direzione La Spezia – Lerici e una viabilità alternativa che sarà opportunamente segnalata sul posto mediante cartellonistica e segnaletica di preavviso. Durante la fase dei lavori straordinari non sarà quindi consentito il transito nella direzione Lerici – La Spezia nell’area interessata dal cantiere, ovvero tra via Tazzoli e via Saffi. La sperimentazione del senso unico in viale San Bartolomeo, attiva dalla mattina di venerdì 27 giugno fino al 1° luglio, ha l’obiettivo di valutare l’efficacia della viabilità alternativa nel garantire una circolazione fluida e ordinata. Durante questo periodo, sarà monitorato l’impatto sul traffico per capire se la nuova organizzazione stradale possa rappresentare una soluzione valida e sostenibile. In caso di esito positivo, la viabilità alternativa potrà essere confermata e mantenuta fino alla fine del mese di agosto. I lavori saranno svolti garantendo l’utilizzo di fasce orarie prolungate, compatibilmente con la tipologia degli interventi in corso, questo per ridurre al minimo necessario la presenza del cantiere, in ogni caso l’ampiezza dell’area di scavo non consente un minor ingombro ed una minor occupazione della carreggiata. Si consiglia comunque di utilizzare principalmente viale Carducci in luogo del Viale San Bartolomeo, mentre per l’ingresso in città, per chi arriva da Viale Carducci, è consigliata anche la deviazione lungo via del Popolo. Deviazioni del trasporto pubblico Anche il servizio di trasporto pubblico subirà variazioni. In particolare, il percorso degli autobus ATC in direzione Lerici – La Spezia centro sarà deviato. Le seguenti fermate saranno temporaneamente soppresse: Via Giulio della Torre, Viale San Bartolomeo civico 185, Viale San Bartolomeo civico 125, Viale San Bartolomeo – Piazza Paila. Per garantire la continuità del servizio, saranno attivate le seguenti nuove fermate: Via Giulio della Torre (in nuova posizione), Corso Nazionale L’Amministrazione invita i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a consultare i canali ufficiali per aggiornamenti in tempo reale.

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E’ l’aereo il mezzo di trasporto più sicuro, la moto è invece il più letale

Roma – Probabilmente lo sapevate già, ma ripetere aiuta, soprattutto in tempi di grandi movimenti come l’estate e cioè che oggi l’aeroplano è di gran lunga il mezzo di trasporto più sicuro: non è un’opinione, a dirlo sono i numeri. Ciò grazie agli enormi progressi fatti negli ultimi 70 anni che hanno reso il volo 2.100 volte più sicuro rispetto agli anni ’30, quando viaggiare in aereo era decisamente rischioso. Nel 1944, per migliorare la sicurezza e incoraggiare le persone a volare, le autorità aeronautiche di tutto il mondo si riunirono a Chicago per concordare regole comuni e firmarono un protocollo per la segnalazione condivisa degli incidenti aerei, per imparare dagli errori e ridurre i rischi. Da allora il numero di incidenti fatali è calato drasticamente, quasi azzerandosi. Le prime linee aeree italiane, nate a metà degli anni ’20 grazie a capitali privati e sovvenzioni pubbliche, in meno di un decennio raggiunsero 14 compagnie, creando un traffico passeggeri e merci che divenne terzo al mondo, dopo Stati Uniti e Regno Unito. Oggi il sistema aeroportuale italiano gestisce quasi 20 milioni di passeggeri al mese, per un totale di 220 milioni nel 2024, un volume enorme che richiede una gestione e un controllo impeccabili. La sicurezza dei voli in Italia è affidata a Enav, la società pubblica responsabile della gestione e controllo del traffico aereo civile, quotata in Borsa dal 2016 e con una capitalizzazione di mercato di €2,3 miliardi. Dalla tabella sopra il titolo si possono intanto anche leggere i rapporti con gli altri mezzi di locomozione con la moto che troneggia nella classifica dei decessi, seguita a molta distanza dalle auto e ancora più in basso dalle navi per chiudere in ordine con treno, metro e autobus. Credit: Starting Finance

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Crociere: alla ricerca di una comunicazione per contrastare i professionisti del “no”

Roma – Crociere. La sfida transita anche una capacità di comunicare in modo più efficace e quindi di prevenire con i territori e le comunità locali contestazioni e contrapposizioni che, come dimostrano i fatti, rischiano di deflagrare diventando propaganda ingestibile. Questo il segnale principale emerso dalla tavola rotonda che si è tenuta questa mattina all’interno della Assemblea Federagenti dedicata al tema delle crociere e della loro assimilazione forzata al tema dell’overtourism. In particolare Roberto Martinoli, considerato uno dei principali opinion maker del settore con una esperienza maturata ai vertici delle principali compagnie, ha sottolineato i rischi derivanti da atteggiamenti di contrapposizione con le crociere e ha citato il caso dell’Alaska abbandonata per anni proprio a causa di questi contrastati dalle principali compagnie. Nel corso della tavola rotonda è stata anche evidenziata la tendenza per cui non sono le località i driver del turismo crocieristico, ma la nave che diventa di per sé la destinazione dei crocieristi. Anche il past president di Federagenti, Alessandro Santi, che ha vissuto in primo piano l’esperienza Venezia, ha rimarcato e criticato la tendenza del settore a sottovalutare queste tematiche di contrapposizione che possono avere un effetto deflagrante. In positivo, Barbara Carabetti, nel confronto con Anthony La Salandra, Direttore di Risposte Turismo, ha evidenziato come il ruolo degli agenti, già oggi, sia determinante per attuare un coordinamento fra territori e armatori.

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