Visitare le Cinque Terre può essere un gioco da ragazzi … ma con la loro mappa del Sito Unesco

LA SPEZIA – Visitare le Cinque Terre può essere un gioco  da ragazzi, soprattutto se si utilizza, come mappa, quella realizzata dagli studenti delle seconde e terze delle Medie del sito UNESCO Portovenere, Cinque Terre e Isole Palmaria, Tino e Tinetto.

Grazie a un finanziamento ottenuto dal Ministero della Cultura, l’Ufficio del Sito UNESCO, in collaborazione con Fondazione Santagata, ha realizzato un percorso esperienziale e partecipato, rivolto agli studenti del territorio per rafforzarne
il senso di appartenenza e responsabilità, partendo dalla comprensione del valore integrato del paesaggio, delle tradizioni e del patrimonio immateriale.
Le mappe – in italiano e in inglese – che contengono un cruciverba, disegni accattivanti e utili informazioni, sono state elaborate durante una serie di laboratori tematici e uscite sul territorio, attraverso un approccio di educazione informale e coinvolgimento attivo.
L’illustratrice Francesca Tabasso ha aiutato le classi a tradurre in simboli e punti di riferimento il racconto visivo dei ragazzi che hanno partecipato attivamente ai laboratori di “Mappatura Comunitaria” e di “Fotografia e Visual Storytelling”, nuovi strumenti per interpretare il patrimonio culturale e raccontare il territorio dal proprio punto di vista.
“Il progetto – spiega Nicoletta Portunato, referente del sito UNESCO- ha promosso forme concrete di cittadinanza attiva, ed è un primo passo verso un coinvolgimento strutturato dei giovani nella valorizzazione e gestione consapevole del sito UNESCO. Dialogare con le Scuole è fondamentale: abbiamo voluto dare un’opportunità unica per gli studenti di connettersi profondamente
con il proprio territorio, sviluppare nuove competenze e diventare ambasciatori del Sito UNESCO.”

Il progetto, che si inserisce nell’ambito del programma YES! – Youth Empowerment for Sustainability di Fondazione Santagata, ha coinvolto naturalmente anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre, come spiega Lorenzo Viviani, Site Manager del sito UNESCO e Presidente del Parco Nazionale.

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